martedì 18 novembre 2014

Come si prepara la ventre di tonno







Un ringraziamento affettuoso per queste preziose informazioni al sig. Domenico Vitale, esperto salatore, classe 1949, che ha imparato i segreti del mestiere dal padre Peppino (1926-1999), la cui pescheria, posta sino agli anni Ottanta dirimpetto l’odierno hotel “La Chicca”, era nota ai più piccoli per i fantastici modellini di navi e velieri, tra tutti una nave traghetto con tanto di auto e furgoncini a bordo lunga circa 2 metri!

 IL VIDEO: tradizionale salagione ventre di tonno




«Il procedimento ha inizio a giugno, quando le interiora vengono aperte e lavate per togliere quella che noi in gergo chiamiamo la “manciànza”, ossia i residui del cibo ingerito dal tonno», ricorda il sig. Vitale davanti alla sua bottega sita in via Pescheria. «A questo punto i ventri vengono strofinati con sale grosso ed arrotolati ciascuno come un falsomagro, per poi essere stipati e “caricati”, ossia pressati con pesi, in appositi contenitori per circa 40 giorni, al termine dei quali la ventre di tonno viene sciacquata con acqua fresca ed appesa – a seconda dei casi per un periodo che oscilla da una settimana ad un mese – per lasciarla essiccare sino a raggiungere il tradizionale colore marrone chiaro ed il tipico aspetto raggrinzito».



 Pescheria Vitale, Milazzo - ventre di tonna pronta per la vendita



Nella bottega del sig. Domenico Vitale la ventre di tonno essiccata e pronta per la commercializzazione fa bella mostra appesa ai ganci tra immagini sacre e l’immancabile statua di S. Francesco di Paola, rinvigorendo una tradizione alquanto rara in Italia, una tradizione che accumuna Milazzo a Trapani, Savona e ad altri pochi centri della Liguria. 





A titolo di memoria, la ventre di tonno, così come il lattùme e le uova (bottarga) costituivano nel gergo delle tonnare milazzesi la cosiddetta anchiùma, ossia, per dirla con le parole scritte nel 1816 dal Duca d’Ossada, l’aristocratico milazzese nonché proprietario di tonnare Francesco Carlo D’Amico, «l’inchiuma, così chiamati gli uovi, li lattumi, ventri e budella» (cfr. Osservazioni pratiche intorno la pesca, corso e cammino de’ tonni).



Francesco Carlo D’Amico, Duca d'Ossada

 Pescheria Vitale, Milazzo

 Pescheria Vitale, Milazzo



 Le ricette

Ventre di tonno

gentile concessione sig.ra Mariuccia Barbera

Dissalare la ventre a pezzetti in acqua bollente insieme ad un pezzetto di pane secco; quando l'acqua diventa fredda lavare bene la ventre. Rosolare nell'olio la cipolla affettata, aggiungere i pezzetti di ventre quindi diluire in un bicchiere mezzo cucchiaio di concentrato di pomodoro in pochi cc di acqua e versarlo nella pentola dove sta soffriggendo la ventre. Mescolare per qualche minuto e indi aggiungere mezzo litro di salsa di pomodoro (preferibilmente conserva casalinga) e un peperoncino piccante. In ultimo aggiungere circa 500-600 gr (secondo il gradimento dei commensali) di patate sbucciate e tagliate a pezzi piuttosto grossi. Cuocere per circa 45 minuti a fuoco bassissimo senza mescolare ma scuotendo il tegame piuttosto spesso.
Piatto di magro, tipico a Milazzo sulla tavola nella notte di Natale.
Buon appetito.
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VENTRI di TUNNU alla santamarinòta

ricetta originale con termini dialettali di S. Marina di Milazzo


Due o tre ore prima della preparazione, con una mannaia o coltellaccio, appoggiandosi su una base di legno apposita, tagliare strisce larghe 2-3 dita di ventre essiccata: la più pregiata è quella di tonno, che ha una cottura più lunga, ma risulta più dura e soda (tritrigna).

Sciacquare abbondantemente la ventre con acqua calda, lasciandola “a bagno” affinché si reidrati (rinvéni) e si dissali. Per facilitare la dissalatura (sdissalàri) aggiungere un pezzo di mollica e delle foglie di broccoli. Passate le ore necessarie del bagno, sciacquare abbondantemente, porla in un recipiente pieno d’acqua ed assaggiare l’acqua: se dovesse risultare ancora salata, rifare un altro bagno di dissalatura.

In un tegame abbastanza capiente soffriggere una cipolla tagliata finemente con abbondante olio. Quando la cipolla è dorata, unire la ventre e, con l’aiuto di un cucchiaio di legno, rimestarla continuamente. Appena la ventre arriccia, unire la passata di pomodoro (abbondante), 2 cucchiai di astratto di pomodoro (a piacere) ed una tazza d’acqua calda (per allungare il brodo). Salare con moderazione, visto che la ventre ne contiene già di suo, ed iniziare una cottura a fuoco basso, rimestando di tanto in tanto. Dopo circa 20-30 minuti di cottura, aggiungere delle patate tagliate a quarti ed il peperoncino intero. La ventre di tonno risulterà cotta quando riuscirete ad infilzarla con la forchetta, ossia quando trasi ‘ntà ventri. Otterrete un sugo scuro, con il quale si condiscono le spaccatelle (spaccarelle), la tipica pasta servita nel piatto fumante ed accompagnata da 2 o 3 pezzi di ventri di tunnu.

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Ventre di tonno

ricetta diffusa online da un ristoratore milazzese nel 2009 in occasione della degustazione della ventre con vino Mamertino Doc
(fonte: stradadelvinomessina.it)

Ingredienti per sei persone:
• ventresca di tonno kg.1
• patate kg.0.600
• olio extra vergine di oliva 5 cucchiai
• 3 coste di sedano
• 2cucchiai di olive salate private dal nocciolo
• 1 cucchiaio di capperi salate,
• ½ kg. di pomodoro oppure 1 bottiglia di passata di pomodoro
• peperoncino e sale, se occorre.

Preparazione
La ventre di tonno si trova sul mercato a foglie e per sua struttura e' salata, metterla in acqua per almeno tre ore e quindi tagliarla a pezzi (di solito tre pezzi formano una porzione), pulirla sotto l'acqua corrente per togliere il sale di cui e' intrisa, sbollentarla per circa 10 minuti.
Mettere in un tegame l'olio d'oliva con tre spicchi di aglio e soffriggere un poco, aggiungere le verdure, (cipolla, sedano,capperi, olive, pomodoro, peperoncino), aggiungere la ventre di tonno così' come preparata, cucinare per almeno un ora, e prima che la ventre di tonno sia pronta aggiungere le patate, chiudere il fuoco non appena le patate sono cotte.

 

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